Bibliografie

Livio Castiglioni nasce a Milano il 16 gennaio 1911, dallo scultore Giannino Castiglioni e Livia Bolla ed è il maggiore dei fratelli Pier Giacomo e Achille.

Livio si iscrive nel 1931 al Regio Istituto Superiore di Ingegneria di Milano (poi Po­litecnico) dove, dopo un paio d'anni, pas­sa ai corsi di architettura, laureandosi nel 1936. Nel 1937 apre uno studio di architettura in Corso di Porta Nuova insieme al fratello Pier Giacomo e a Luigi Caccia Dominioni. Appassionato di elettrotecnica e radio amatore, Livio costruisce apparecchi radio ricetrasmittenti, presentati alla VII Triennale di Milano nel 1940, dove, assieme al fratello Pier Gia­como e a Luigi Caccia Dominioni, cura e mette a punto la «Mostra dell'apparec­chio radio» e i tre architetti presentano più di venti modelli di nuovi apparecchi e ri­ceveranno il gran premio della manife­stazione al palazzo dell'Arte.

A settembre dello stesso anno, la Phonola-Fimi di Saronno metterà in produzione la radio da tavolo e da parete modello 547 e il modello più piccolo a tre valvole, il 303. Nel 1941 Livio inizia un rapporto di con­sulenza con la Phonola che durerà vent'anni e lo vedrà impegnato negli anni della seconda guerra mondiale in proget­ti di radio portatili di piccole dimensioni.

Partecipa come cine-operatore del Genio alla guerra di Russia, nel 1942, e nel 1943, con i fratelli e i genitori, si trasferi­sce a Lierna, sul lago di Como, dove ri­marrà fino alla fine del conflitto. Nel 1946, tra molte difficoltà, riprende l'attività dello studio in corso di Porta Nuova, insieme ai fratelli Pier Giacomo e al giovane Achille, laureato nel 1944. I 3 fratelli realizzano, nel 1949, la mostra della Radio e della Televisione al Palazzo dell'Arte e nel 1951 la sezione dell'illuminazione al­la IX Triennale.

Nel 1952 lascia l'attività dello studio (proseguita dai fratelli Achille e Pier Gia­como), per dedicarsi in modo sempre più specifico alle sue ricerche e ai suoi progetti di apparecchi e di sistemi di dif­fusione del suono e alla realizzazione di installazioni audiovisive. Continuerà a collaborare con i fratelli in numerose oc­casioni e soprattutto nelle realizzazioni elettroacustiche e illuminotecniche di en­vironments audiovisivi per i padiglioni Rai e Montecatini fino al 1969. Nel 1954 Livio è membro della giuria della X Triennale e negli anni tra il 1959 e il 1960 è presidente dell'ADI (Associa­zione per il Disegno Industriale).

Nel 1961 inizia un rapporto di consulen­za per il design e la promozione dei pro­dotti con la Brionvega. E metterà in contat­to l'azienda con gli architetti più promettenti del design milanese. Nel 1962 Livio realizza l'installazione ci­netica di luci e suoni nella Torre in piazza del Duomo a Milano, progettata da Vitto­riano Viganò in occasione del Natale e nel 1963 realizza l'environment audiovi­sivo della mostra «Vie d'acqua da Milano al Mare» progettata dai fratelli a Palazzo Reale di Milano.

Nel 1969, Livio Castiglioni con Gian­franco Frattini crea la lampada Boalum e con Marinella Pirelli realizza uno spet­tacolo audio-video cinetico con l'intera­zione di luce, immagini e suono. Inizia la collaborazione con Gae Aulenti, insie­me alla quale mette a punto, in due in­terventi in abitazioni milanesi, un siste­ma integrato per la diffusione del suono e della luce, che diventerà il sistema Trepiù della Stilnovo.

A partire dai primi anni Settanta Livio approfondisce la sua ricerca sul rappor­to tra luce e suono, che troverà occa­sione di sperimentare negli anni successivi e che lo porteranno a ideare sia spetta­colari installazioni sia sistemi di illumi­nazione semplici e funzionali come Tre-più e Scintilla.

Alla 35° Biennale di Venezia allestisce, con Davide Boriani, ventotto ambienti della sezione sperimentale nel padiglio­ne italiano. Nel corso della manifestazione «Eurodo­mus 3» realizza, sullo scalone del palaz­zo dell'Arte, l’installazione con i fili al nichelcromo attraversati da una corrente ad altissima tensione.

Nel 1972 partecipa con Vico Magistretti e Gianni Colombo alla mostra “Italy: the New Domestic Landscape” a New York e nello stesso anno comincia a collaborare con il figlio Piero, per i sistemi audiovisivi e lo sviluppo di un innovativo concetto di illuminazione con alogene nude che prenderà il nome di Scintilla, diventa poi consulente della Osram. Nel 1978 lavora con Giovanni Klaus Koenig per organizzare una mostra sul design italiano. Nel 1979 progetterà e realizzerà l’illuminazione della mostra “50 anni di architettura di Domus” a Milano.

Muore a Milano nel 1979.

Pubblicazioni: “Lezione sulla natura e profezia sulla forma degli apparecchi radio”, in Domus, 151, 1940; “Apparecchiature speciali per la casa: apparecchiature telefoniche, refrigeranti e per condizionamento d'aria”, in Domus 196-197-198, 1944; “Le dessin industriel italien”, in Architecture d'aujourd'hui, 48, 1953; “Radio e TV due storie parallele”, in Stile Industria, 11, 1957.

Bibliografia: Centrokappa, Il design italiano degli anni '50, Milano 1980, 120-121; A. Grassi, Atlante del design italiano 1940-1980, Milano 1980, 279; V. Gregotti, Il disegno del prodotto industriale - Italia 1860-1980, Milano 1986.

Nasce a Milano il 22 aprile 1913 dallo scultore Giannino Castiglioni e Livia Bolla, fratello di mezzo di Livio e Achille.

Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1937 e dal 1938 comincia la sua attività professionale con il fratello Livio e l’architetto Luigi Caccia Dominioni, con il quale collabora fino al 1940.

Nel 1945 Pier Giacomo e Achille Castiglioni aprono il proprio studio di architettura, prima in Corso di Porta Nuova e poi, dal 1962, in piazza Castello 27 a Milano, continuando a collaborare saltuariamente con il fratello Livio.

Dal 1945 al 1968 (anno della sua morte) Pier Giacomo ha sviluppato un continuo sodalizio culturale e lavorativo con il fratello Achille, in questo lungo periodo vengono realizzati molti progetti di design che hanno segnato la storia del design italiano.

È membro fondatore del “Movimento per gli studi di architettura” (dal 1945) e dell'ADI - Associazione per il Disegno Industriale (dal 1956), è inoltre membro della Commissione edilizia del Comune di Milano dal 1955, della giunta esecutiva della XIII Triennale di Milano nel 1964 e del Consiglio dell'Ordine degli Architetti della Lombardia dal 1949 al 1951.

Dal 1958 è libero docente in Composizione Architettonica e dal 1964 al 1968 è nominato Professore per la Cattedra di Disegno e Rilievo alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

È internazionalmente noto per i progetti di illuminazione e arredamento, nonché per gli allestimenti per mostre realizzate insieme al fratello Achille. Tra i numerosi riconoscimenti si ricordano: Medaglia d'Oro della Triennale nel 1957 e 1960; Compasso d'Oro nel 1955, 1960, 1962, 1964 e 1967.

Muore a Milano il 27 novembre 1968.

Pubblicazioni: Cinquanta piazze notevoli della futura Milano (con Carlo Pagani), Milano 1938; Quattro epoche nello stile dell'apparecchio radio, in Lo Stile, febbraio 1941; Apparecchiature speciali per la casa, in Domus 1943; Le dessin industriel italien (con Achille e Livio Castiglioni), in Architetture d'aujourd'hui, 48, 1953; Il Disegno Industriale determina le qualità formali del prodotto (con Achille Castiglioni), in Ideal Standard, 111, 1961; Le dessin industriel italien, in Architetture d'aqiourd'huí, 48, 1963; Analisi e giudizi sul design, in Edilizia Moderna, 85, 1965.

Nasce a Milano il 16 febbraio 1918, dallo scultore Giannino Castiglioni e Livia Bolla, è il fratello minore di Livio e Pier Giacomo.

Sin dal 1940 alla sperimentazione sul prodotto industriale insieme ai fratelli e dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1944, dà vita ad un’attività di ricerca sulle forme, le tecniche e i materiali nuovi, tendente alla realizzazione di un processo di progettazione integrale.

Nel 1945 insieme al fratello Pier Giacomo apre uno studio di architettura prima in Corso di Porta Nuova e poi, dal 1962, in Piazza Castello 27 a Milano.

Consegue presso il Ministero della Pubblica Istruzione nel 1969 la Libera Docenza in “Progettazione Artistica per l’Industria” e tiene la Cattedra presso la Facoltà di Architettura di Torino fino al 1980 e poi a Milano fino al 1993 come professore ordinario di “Disegno Industriale”.

Ha attuato dal 1950 ad oggi esperimenti e ricerche nella realizzazione di allestimenti per esposizioni (Triennale di Milano, Montecatini, Agip, Rai). Nel 1956 è tra i fondatori dell’ADI. Al MoMA di New York sono presenti quattordici sue opere e altre opere sono presenti nei maggiori musei internazionali come il Victoria and Albert Museum di Londra, Kunstgewerbe Museum di Zurigo, Staatliches Museum fur Angewandte Kunst di Monaco, Museo del Design di Prato, Uneleckoprumyslove Museo di Praga, Israel Museum di Gerusalemme, The Denver Art Museum, Vitra Design Museum di Weil am Rhein, Agewandte Kunst Museum di Amburgo e di Colonia, il Museo del design della Triennale di Milano.

Gli sono stati conferiti numerosi premi nazionali e internazionali e ha ricevuto nove Compassi d’Oro, di cui uno alla Carriera nel 1989 con la seguente motivazione “per aver innalzato, attraverso la sua insostituibile esperienza, il design ai valori più alti della cultura”.

Tra il 1984 e il 1986 viene allestita una mostra personale organizzata dal Museum fur Angewandte Kunst di Vienna, poi allestita a Berlino, Milano, Zurigo, l’Aia, Madrid e Parigi.

Nel 1985 è Membro d’Onore del “Comitee of Advisors” al Art Center College of Design di Pasadena in California e di Montreaux in Svizzera.

Nel 1986 Menbro d’Onore del Faculty of Royal Designers for Industry della Royal Society of Art di Londra.

Nel 1987 riceve la Laurea Honoris Causa dal Royal College of Art di Londra.

Nel 2001 riceve la Laurea Honoris Causa in Disegno Industriale dal Politecnico di Milano

Ha svolto un’attività professionale varia nel campo dell’Architettura e dell’Urbanistica, ed è internazionalmente noto per i suoi progetti per la produzione di serie nel campo dell’illuminazione e dell’arredamento, nonché per gli spettacolari allestimenti realizzati in tutto il mondo.

Muore a Milano il 2 dicembre 2002.

Bibliografia: P. Ferrari, “Achille Castiglioni”, Milano 1984; S. Casciani, “Mobili come architetture, il disegno della produzione Zanotta”, Milano 1984; V. Vercelloni, “L’avventura del design; Gavina”, Milano 1987; G. Bosoni e F.G. Confalonieri, “Paesaggio del design italiano 1972-1988”, 1988; AA.VV., “Alla Castiglioni”, catalogo della mostra, Milano 1996; P. Antonelli e S. Guarnaccia, “Achille Castiglioni”, Mantova, 2000; S. Polato, “Achille Castiglioni-tutte le opere 1938-2000”, Milano, 2001; A. Bassi, “La luce italiana-design delle lampade 1945-2000”, Milano, 2003; G. Cavaglià, “dì Achille Castiglioni”, Mantova, 2006; a cura di G. Castelli, P. Antonelli e F. Picchi, intervista ad Achille Castiglioni in “La fabbrica del design, conversazioni con i protagonisti del design italiano”, Milano 2007; D. Scodeller, “Il design dei Castiglioni”, Mantova, 2019.

Articoli:

  • Radio ricevitori in materie plastiche, Materie plastiche, n. 3, 1940 (pag. 108 – 109)
  • Modelli d’arte per la produzione in serie, Costruzioni Casabella, n. 155, 1940 (pp. 38 – 39)
  • L’apparecchio radio, Domus, n. 146, 1940 (p. 33)
  • Lezione sulla natura e profezia sulla forma degli apparecchi radio, Domus, n. 151, 1940 (pp. 84 – 86)
  • La forma e l’estetica dei radioricevitori destinati alla casa, Radio Industria, n. 64, 1940
  • La Mostra dell’apparecchio radio alla VII Triennale: un primo consuntivo (di Livio Castiglioni), Radio Industria, n. 67, 1940 (pp. 228 – 230)
  • Phonola, estratto Domus, n. 155, 1940
  • VII Triennale di Milano, il padiglione della radio, L’Eco della Radio, n. 4, 1940 (pp. 8 – 17)
  • Lo stile dei mobili per la Radio, Corriere del Tirreno, marzo 7, 1940
  • Il mobile radio deve avere uno stile?, Il Solco Fascista, marzo 8, 1940
  • Alla Triennale, Aspetti del gusto moderno, La Stampa, aprile 17, 1940
  • La radio alla Triennale di Milano, Corriere padano, aprile 17, 1940
  • Apparecchiature speciali per la casa, Domus, n. 196, 1944 (pp. 144 – 148)
  • Probleme der Radiogestaltung in Italien, Bauen+Wohnen, n. 4, 1948 (pp. 57 – 60)
  • La Mostra TV, Radio Industria, n. 143 – 144, 1949 (pp. 61 – 64)
  • Notiziario di “Radio industria e televisione”, n. 7, luglio 1952
  • Radio e TV. Due storie parallele, Stile Industria, n. 11, 1957 (pp. 2 – 12)
  • Disegni non realizzati, Stile Industria, n. 22, 1959 (pp. 15 – 18)
  • Una macchina fotografica, mobili e il padiglione RAI alla Fiera di Milano, Domus, n. 442, settembre 1966 (pp. 26 - 30)
  • Formen der Zukunft, Shoner Wohnen, n. 6, 1967 (pp. 70 – 71)
  • I mobili ci seguono per casa, Il Giorno, 4 febbraio 1967
  • Cronache Montecatini, n. 2, 1967
  • Milano 1967, Form, n. 2, 1967
  • Studio Castiglioni, Interni, n. 3, 1967 (13 – 24)
  • A&PG Castiglioni, Arts and Architeture, marzo 1967 (p. 24 - 26)
  • Un radiofonografo compatto e scomponibile, Abitare, n. 54, 1967
  • Japan interior design, n. 110, maggio, 1968
  • The Castiglioni Brothers, The New York Times, 1968 (p. 95)
  • Design alla Milanese, Life, 14 marzo 1969 (pp. 48 – 53)
  • La musica in casa, due apparecchi per la filodiffusione, Abitare, n. 74, 1969 (p. 60)
  • Achille Castiglioni, Industrial Design, aprile, 1970 (pp. 26 – 27)
  • Domus, n. 501, agosto 1971
  • In, n. 4, gennaio – febbraio 1972
  • Le centre plateau Beaubourg 1966 – 1973, Domus, n. 525, 1973 (pp. 36 – 40)
  • Diseno Industrial (di Gillo Dorfles), Historia del Arte, n. 147, 1973 (pp. 101 - 109)
  • C’era una volta la radio, Domus, n. 576, 1977 (pp. 29 – 40)
  • Disegno degli anni 50, Domus, n. 578, 1978 (pp. 31 – 40)
  • Quei rotondi anni Sessanta, Capital, n. 2, 1986 (pp. 61 – 63)
  • Arte e commercio, oggi sposi, La stampa, 29 aprile 1990
  • Streamline as an element of style, MD, febbraio 2002 (p. 35)
  • Breve storia della scatola nera, Domus, n. 852, ottobre 2002 (pp. 144 – 153)
  • Design all’asta, Abitare, n. 433, novembre 2003 (pp. 44 – 45)
  • Brionvega l’eccellenza del design Gd’A, aprile 2004 (p. 20)
  • Il design della sedia è il sedere, Area, suppl. 79, aprile 2005 (pp. 4 – 7; 104)
  • Area, allegato n. 97, 2008
  • Ottagono, n. 211, giugno 2008
  • Il giornale dell’arredamento, n. 6, giugno 2008
  • Uomini & Business, n. 9, settembre 2008
  • La Repubblica delle donne, allegato n. 626, 6 dicembre 2008
  • Magazine, allegato al Corriere della Sera, 4 dicembre 2008
  • AD (Russia), n. 4, 2009
  • Casaviva, maggio 2009
  • Corriere della Sera, 4 aprile 2011
  • Ventiquattro, allegato Il Sole 24Ore, 15 aprile 2011
  • Achille Castiglioni e il design divenne funzionale, Libero Pensiero, 31 marzo 2016
  • E il fonografo di Bowie andò alle stelle, Corriere della sera, 19 novembre 2016

Libri:

  • Propaganda grafica della radiotelevisione italiana, Rai, 1963
  • La radio storia di sessant’anni 1924 – 1984, Eri / Edizioni Rai – CRT / Cassa di Risparmio di Torino – Piemonte Vivo, catalogo mostra, 1984
  • Radio d’Epoca, Franco Soresini e Alberto Chiantera, Mondadori tutto, 1995
  • Achille Castiglioni. Tutte le opere, Sergio Polano, Electa, 2002
  • Livio e Piero Castiglioni. Il progetto della luce, Dario Scodeller, Mondadori Electa, 2003
  • Radio 5 valvole Phonola, Radio d’epoca n. 15, 2005